NEWS e Legislazione

In merito all’altezza delle siepi vive, salvo disposizioni diverse da regolamenti e/o usi locali, l'art. 892 del codice civile prevede che queste non debbano avere un'altezza maggiore di due metri e mezzo. La norma prevede altresì che le distanze anzidette non si devono osservare se sul confine esiste un muro divisorio, proprio o comune, purché le piante siano tenute ad altezza che non ecceda la sommità del muro.

Nonostante il distacco dall’impianto centralizzato, la legge prevede che il condomino distaccato, rimanendo comunque comproprietario dell’impianto medesimo, sia tenuto a concorrere al pagamento delle spese relative alla sua conservazione, alla manutenzione straordinaria e alla messa a norma. In pratica, quindi, resteranno a carico del condomino distaccato le spese legate alla proprietà dell’impianto di riscaldamento e non più quelle legate alla sua gestione.

Il reato di disturbo delle occupazioni e del riposo delle persone può ritenersi sussistente solo se i rumori siano tali da impedire il riposo degli occupanti di tutto lo stabile, o quanto meno della maggior parte di essi. Se il disturbo è arrecato a uno solo dei condomini, si configura un illecito civile. Corte d'appello di Cagliari, sezione II penale, sentenza n.44 del 9 febbraio 2017

Il Dpr 23/2017, pubblicato il 15.03.17, recepisce le direttive europee per la sicurezza degli impianti ascensore. Detto Dpr divide temporalmente l’obbligo o meno di adeguarsi. I proprietari degli ascensori installati dal 1999 sono obbligati ad adeguarsi. Invece ai proprietari degli impianti installati prima del 1999 vengono “solo” suggeriti gli interventi di adeguamento e questi possono decidere se eseguirli o meno. Nel caso in cui venga deciso di non eseguire i lavori, i proprietari potranno essere considerati responsabili in caso di incidente.

PREVENZIONE INCENDI. ADEMPIMENTI E RESPONSABILITA’ IN CONDOMINIO

Il Ministero dell’Interno, tramite il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, emana le regole tecniche di prevenzione e protezione contro gli incendi (D.P.R. 151/2011, D.M. 07.08.2012 e D.Lvo 139/2006). Le attività soggette a visite e controlli di prevenzione incendi sono:

·     Edifici destinati a civile abitazione con altezza antinendio superiore a mt.24;

·      Autorimesse di superficie complessiva coperta superiore a mq.300;

·     Impianti per la produzione di calore con potenzialità superiore a kw 116.

Le attivà suesposte possono essere di tre categorie (A, B o C). Le attività di tipo A non è necessaria la preventiva approvazione di un progetto, mentre per le attività di tipo B e C è necessaria.

La Suprema Corte con le sentenze del 12 gennaio 2011, n.587 e del 5 gennaio 2011, n. 218, confermando un orientamento consolidato, ha puntualizzato che seppure volesse riconoscersi alla soletta del balcone una funzione di copertura rispetto al balcone sottostante, tuttavia, trattandosi di copertura disgiunta dalla funzione di sostegno e, quindi, non indispensabile per l'esistenza stessa dei piani sovrapposti, non può parlarsi di elemento a servizio di entrambi gli immobili posti su piani sovrastanti, ne', quindi, di presunzione di proprietà comune del balcone aggettante riferita ai proprietari dei singoli piani ( Cass. n.14576/2004 ).

In definitiva, i balconi aggettanti e le relative solette rientrano nella proprietà esclusiva dei titolari degli appartamenti a cui accedono e le relative spese di riparazione gravano solo sugli stessi.

Per i condominii con il riscaldamento/condizionamento centralizzato, è stato prorogato al 30 giugno 2017 il termine per l’installazione nel condominio di sistemi di contabilizzazione del calore.

Nell’ambito della ripartizione dei costi da sostenere per il suddetto adeguamento la Corte di Cassazione, con la sentenza 23756/2016, ha affermato che il condòmino è sempre obbligato a pagare le spese di conservazione dell’impianto di riscaldamento anche quando sia stato autorizzato a rinunziare all’uso del riscaldamento centralizzato e a distaccare le diramazioni della sua unità immobiliare dall’impianto comune.

Quanto sopra anche quando abbia dimostrato che dal distacco non derivino né un aggravio di gestione o un suo squilibrio termico: in tali casi è esonerato soltanto dall’obbligo delle spese occorrenti per il suo uso, se il contrario non risulta dal regolamento condominiale.

Un nuovo adempimento fiscale sta aggiungendosi a quelli, già numerosi, che gravano sugli amministratori condominiali.

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 20 dicembre 2016, n. 296, il decreto del ministero dell'Economia del f dicembre 2016 , con cui è stato previsto l'obbligo della trasmissione telematica all'Agenzia delle Entrate dei dati riguardanti le spese per interventi di recupero del patrimonio edilizio e di riqualificazione energetica effettuati sulle parti comuni degli edifici residenziali, che saranno utilizzati per la precompilazione delle dichiarazioni (modello 730 e unico PF).

Il termine per la comunicazione dei dati all'Agenzia delle Entrate è stabilito entro il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di riferimento; la prima scadenza sarà quindi il 28 febbraio 2017.

La Terza Sezione Penale della Cassazione, con la sentenza numero 54531 del 22 Dicembre 2016, ha definito alcuni importanti principi in materia di rapporto tra le persone e gli animali domestici negli spazi urbani.

Nel caso in questione la padrona di alcuni cani era indagata per i reati previsti e punti dagli articoli 659 e 674 del Codice penale.

In sintesi, secondo il quadro normativo vigente, un animale può essere sottoposto a sequestro se - per inidoneità del padrone - questi diventasse una fonte di disturbo sonoro o olfattivo (che dovranno essere comunque provati) per le persone residenti nelle abitazioni circostanti.

E’ fissato allo 0,1% - a decorrere dall’1 gennaio 2017 – la misura del saggio degli interessi legali.

Prorogata al 30 giugno 2017 la scadenza per l'installazione di contabilizzatori e termovalvole nei condomìni con riscaldamento centralizzato. Lo slittamento è contenuto all'articolo 6, comma l0, del Dl "milleproroghe" del 29.12.16. Il posticipo di sei mesi riguarda le lettere a) e b) del comma 5, articolo 9 del Dlgs 102/2014.

La detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio relativi a parti comuni degli edifici condominiali è prorogata fino al 31 dicembre 2017.

Per gli interventi di riqualificazione energetica relativi a parti comuni degli edifici condominiali o che interessino tutte le unità immobiliari del singolo condominio, la misura della detrazione al 65% è prorogata di cinque anni, fino al 31 dicembre 2021. La detrazione è ulteriormente aumentata per interventi che conseguano determinati standard. Le detrazioni sono calcolate su spese per un ammontare complessivo non superiore a 40mila euro ad unità immobiliare.

Il Governo ha definitivamente adottato il Dpr attuativo della direttiva Ue . Evitato l’obbligo di adeguare gli ascensori installati prima del 1999 alle norme di sicurezza contenute nella raccomandazione Ue 95/2016/CE.